Bilancio di Missione
Scarica il più recente
A cura del Presidente
Lelio Grossi

Relazione del Presidente

Bilancio di Missione

Sin dalla sua costituzione, ogni anno la Fondazione ha prodotto, ad integrazione del bilancio economico, un “Bilancio di missione” rivolto ai soggetti portatori di interessi verso la nostra istituzione, per illustrare le iniziative promosse nell’esercizio appena chiuso in relazione alla sua “mission” ed evidenziare in concreto gli aspetti salienti del servizio svolto, anche considerando le criticità economico-sociali emerse nel periodo.

Nel 2021 il perdurare della pandemia ha ulteriormente aggravato la situazione economica e sociale del nostro Paese: come ha rilevato l’Istat, la povertà assoluta è arrivata a colpire il 7,50% delle famiglie italiane, interessando così circa 5,6 milioni di persone. Peraltro, tali numeri sembrano destinati ad aumentare nel prossimo futuro se, come molti esperti temono, l’inflazione dovesse crescere in modo significativo rispetto al 3% inizialmente previsto.

Da qualche tempo, ai soggetti disagiati sotto il profilo economico fisiologicamente presenti nella società si vanno sempre più ad aggiungere “nuovi poveri” - costituiti essenzialmente da famiglie dell’ex “classe media” colpite da perdite del posto di lavoro, messa in cassa integrazione, cessazione della propria attività commerciale o artigianale, ecc..- che non sono più in grado di fronteggiare gli impegni responsabilmente assunti in passato con riflessi negativi che spesso vanno ad incidere sulla loro serenità, sino a minare la stessa stabilità delle famiglie. E sono proprio questi soggetti che, da qualche anno, costituiscono la maggioranza dei nostri assistiti; anche se tra loro si riscontrano diversità di approccio al problema. Infatti, accanto a famiglie che si impegnano per trovare possibili soluzioni, ce ne sono altre che – magari sperando che il perdurare del Covid consenta loro di ottenere contributi da parte delle istituzioni pubbliche e/o ulteriori sospensioni dei pagamenti in scadenza, in particolare delle rate dei mutui - preferiscono temporeggiare, non valutando adeguatamente che i tempi di esecuzione dei pignoramenti stanno ritornando alla normalità e rischiando così di peggiorare la loro situazione, sino all’eventualità di vedere la propria abitazione finire all’asta (nel corso del 2021 sono stati aperte 36.000 esecuzioni immobiliari) o in mano di profittatori o usurai.

Riteniamo che quest’ultimo comportamento delle famiglie sia una delle principali cause della riduzione del numero delle persone che negli ultimi tempi si sono rivolte ai nostri Centri di Ascolto – fenomeno riguardante, peraltro, tutte le Fondazioni Antiusura operanti in Italia - ed a cui resta difficile, vista la situazione sopra evidenziata, dare diversa lettura, se non anche quella connessa ad una non sufficiente conoscenza delle Fondazioni Antiusura e/o del servizio che svolgono. Da parte nostra per diffondere la conoscenza della Fondazione effettueremo nel 2022 una campagna informativa che interesserà tutte le provincie della nostra regione. La campagna verrà lanciata nel quarto trimestre quando si manifesteranno gli effetti del termine delle sospensioni dei pagamenti e per le piccole imprese il peso dei rimborsi dei finanziamenti ottenuti con le misure di sostegno “cura italia”.

Anche il Covid, comunque, ha condizionato in maniera diretta la nostra operatività: diversi Centri di Ascolto sono stati chiusi per alcuni mesi, sia per qualche caso di positività, talvolta anche con complicazioni gravi, sia per la ridotta presenza dei volontari, costituiti in maggioranza da ultra sessantacinquenni giustamente timorosi di contrarre il virus, data anche la frequente esigenza di incontri reiterati e con più persone in contemporanea nella fase di istruttoria delle richieste quando, come nella maggior parte dei casi, si rende necessario coinvolgere interi nuclei familiari.

Proprio per i suddetti motivi alcuni volontari operanti nei Centri di Ascolto hanno deciso di astenersi momentaneamente dal servizio; al riguardo, ci stiamo adoperando per la loro sostituzione, al fine di non pregiudicare la nostra attività in un periodo di accentuata criticità.

Come si può rilevare dai dati della nostra attività nel 2021, riportati all’interno del fascicolo, si sottolinea che l’importo complessivo dei finanziamenti erogati dalle banche non si discosta sostanzialmente dall’esercizio precedente, mentre le suddette problematiche di Covid non hanno consentito di effettuare gli incontri con gli studenti di alcune scuole medie superiori previsti nell’ambito del progetto di educazione alla legalità.

Abbiamo invece confermato il nostro impegno nel contrasto al gioco d’azzardo (un problema sempre più preoccupante con una spesa complessiva da parte degli italiani che neanche la pandemia è riuscita a contenere : nel 2021 sono stati giocati oltre 110,00 miliardi di euro senza considerare il gioco clandestino) realizzando nel mese di Giugno, secondo il percorso avviato dalla Regione Toscana e la collaborazione dell’Università di Siena, un corso rivolto ai volontari del Terzo Settore della Toscana per metterli in grado di fornire supporto ed adeguate indicazioni ai soggetti ludopatici con i quali possono venire in contatto nello svolgimento del servizio. Il corso ha ottenuto un più che lusinghiero risultato per il numero ed il coinvolgimento dei partecipanti, tanto da suggerirne una replica che effettueremo nel Giugno 2022.

Per quanto riguarda l’usura è difficile quantificare i numeri veritieri, le denunce ne costituiscono una minima parte, ma oggi con la prospettiva di un ulteriore peggioramento della situazione economicosociale non vi sono dubbi sulla crescita di questa piaga. Pertanto rinnoviamo l’invito alle banche: la Fondazione conta su disponibilità finanziarie che le consentono una significativa e concreta azione di contrasto, siate più tempestive nell’esame delle nostre proposte e tenete, alla luce di una ultraventennale positiva esperienza per contenzioso e perdite effettive, in maggiore considerazione la validità della nostra garanzia.

Un sentito ringraziamento va ai nostri volontari che, nonostante il Covid, si sono prodigati per portare avanti la nostra attività.
Un grazie grande ed un fraterno saluto ai volontari che hanno deciso di ritirarsi dal servizio. Molti di loro hanno dato tanto e per tanti anni.
Dio ne renda loro merito.

Il Presidente
(Lelio Grossi)